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N O T A

Per una spiegazione dei termini bizantini consultare il Glossario in questo sito.

V E D I    A N C H E

La data di Pasqua

L'anno liturgico bizantino

L’anno liturgico bizantino ha inizio il giorno di Pasqua, centro del culto e della spiritualità orientale.

Chora, Anastasis
Chora, Anastasis

Da questa data infatti comincia il ciclo dell’oktoichos, e la lettura degli Atti degli Apostoli propedeutici alla lettura delle epistole degli Apostoli. Il Vangelo del giorno è il prologo del Vangelo di S. Giovanni (In principio era il Verbo).
L’Evangeliario – raccolta delle pericopi evangeliche – e l’Apostolos – raccolta delle letture tratte dagli Atti e dalle lettere degli Apostoli – hanno inizio da questo giorno.

Si dice spesso che l'anno liturgico incominci il primo settembre, in realtà in quella data ha inizio l’anno ecclesiastico, allineato all’inizio dell’anno civile in uso nell’impero bizantino. Dimostrazione di ciò è il fatto che il 1° settembre non segna in realtà alcuna cesura nel ciclo liturgico: la lettura del vangelo di S. Matteo prosegue sino alla successiva festa dell'Esaltazione della SS.ma Croce al 14 dello stesso mese, ed il ciclo degli otto toni non trova interruzione.

Se è vero che i Minei hanno inizio con il mese di settembre, gli imerologhi delle Chiese di Costantinopoli e di Atene prendono coerentemente il loro principio con il primo gennaio come l’anno civile. Così pure l’imerologhion dell’Eparchia di Lungro.

Suddivisioni dell'anno liturgico.

L’anno liturgico bizantino è suddiviso in vari periodi.

Il ciclo delle officiature è determinato dalla coincidenza delle feste fisse, che cadono ciclicamente durante l’anno alla stessa data, e da quelle mobili la cui ricorrenza è legata alla data della Pasqua.

I cicli liturgici

 L'officiatura bizantina è determinata dal sovrapporsi ed intrecciarsi di tre cicli temporali:

  1. Ciclo delle feste mobili. Ha come base la Pasqua ed è costituito dalle feste che da essa dipendono.
  2. Ciclo delle feste fisse. È quello delle feste che ricorrono a data fissa.
  3. Ciclo settimanale. Ogni giorno della settimana bizantina ha una dedicazione:
    • La domenica è il giorno della Resurrezione del Signore
    • Il lunedì è dedicato agli Angeli.
    • Il martedì è consacrato a S. Giovanni Battista.
    • Il mercoledì (in cui si ricorda il tradimento di Giuda) ed il venerdì (ricordo della Passione) sono giorni di penitenza e digiuno per tutto l'anno.
    • Il giovedì è consacrato agli Apostoli.
    • Il sabato è destinato in particolare alla preghiera per i defunti.

Le feste

Queste possono essere:

Despotiche, ricordo di eventi della vita di Gesù Cristo:

Teomitoriche, relative alla Madre di Dio:

Aghiasmiche, commemorazione di santi, in genere nell’anniversario della morte od in quello del trasferimento delle reliquie.

Le maggiori feste sono precedute da giorni di preparazione (preorzie) e seguite da giorni in cui continua la festa (meteorzie).

Una caratteristica dell'anno liturgico bizantino è la commemorazione anche di avvenimenti religiosi (trasferimenti di reliquie, concili) come di avvenimenti civili, (terremoti, liberazioni di assedi ecc.)

Le ore

Anche i momenti della giornata sono scanditi dalla recita delle varie officiature. La loro recita è legata al tempo reale della giornata. Sono:

Ovviamente di norma soltanto nei monasteri questo ordine viene seguito, nelle parrocchie le celebrazioni sono limitate al Vespro ed in alcuni casi al Mattutino nei giorni di festa.

Ricordiamo che il giorno per la Chiesa bizantina ha inizio al tramonto, quindi il Vespro è la prima officiatura di una festa.

Le Quaresime

La Chiesa Bizantina conosce quattro periodi di penitenza di durata variabile in preparazione di una grande festa.

  1. La Grande Quaresima che va dal lunedì successivo alla domenica dei latticini alla Grande e Santa Settimana. La domenica viene celebrata la Divina Liturgia di S. Basilio, il mercoledì ed il venerdì la Liturgia dei Presantificati, il sabato la Liturgia di S. Giovanni Crisostomo; gli altri giorni sono aliturgici; il venerdì si canta l'akathistos.
  2. La Quaresima degli Apostoli, in preparazione alla festività degli apostoli Pietro e Paolo del 29 giugno e dei dodici apostoli il giorno seguente. Ha inizio il lunedì successivo alla domenica di tutti i Santi (domenica dopo Pentecoste) e termina il 28 giugno.
  3. La Quaresima della Dormizione di Maria in preparazione di tale festa, ha inizio il primo agosto.
  4. La Quaresima di Natale che inizia quaranta giorni prima di tale festa, il 15 novembre. Talora viene detta di S. Filippo perché ha inizio nel giorno della festa di questo  Santo.

Il digiuno

La Chiesa bizantina osserva il digiuno totale il Venerdì Santo. Nella Grande Quaresima, nella quaresima di Natale e nei mercoledì e venerdì di tutto l'anno e il 14 settembre, festa dell'Esaltazione della Croce, il digiuno è limitato all'effettuazione di un solo pasto giornaliero, la sera dopo l'esperinos.

Le dodici feste

La tradizione bizantina ha fissato un elenco delle dodici feste più importanti dell'anno liturgico, sono:

In realtà nulla accomuna liturgicamente queste feste, ed il concetto stesso di dodici feste, il cui elenco tra l'altro può variare, è essenzialmente iconografico.

L'icona “delle dodici feste” include in riquadri separati la rappresentazione tradizionale di tutte queste feste. Icone raffiguranti 12 feste, pur con qualche variante, ma mantenendo fisso il numero, costituiscono una delle rappresentazioni canoniche proprie delle iconostasi.

Perché "dodici" feste?

Non esiste una spiegazione di questo numero, certamente, non è legato al numero dei mesi: la distribuzione non è omogenea. Sono state tentate varie spiegazioni, ne citiamo due che si ricollegano entrambe all'iconografia.

Dodici Feste: tavola da iconostasi, Sinai

Dodici è un numero che si presta bene alla divisione, 12 icone possono essere raggruppate su 1, 2, 3, 4, 6, 12 tavole.
Un altra ipotesi le collega al numero degli Apostoli, non in quanto idealmente ad essi connesse, ma perché nella struttura di una iconostasi le 12 icone sono poste in luogo od in corrispondenza dei loro ritratti.

Commemorazioni particolari

La Chiesa Bizantina commemora tutti i defunti due volte l'anno: il sabato prima di Pentecoste e il sabato della seconda settimana di preparazione alla grande Quaresima.
Tutti i Santi vengono invece commemorati la domenica dopo Pentecoste.

Viene inoltre localmente solennizzato l'anniversario di consacrazione della chiesa.

Come seguire il calendario

Il Minèo è il libro liturgico contenente giorno per giorno indicazione dei santi e degli avvenimenti commemorati, con una breve biografia o narrazione storica, e i testi liturgici propri. In volumi mensili ha inizio con il mese di settembre.

Hagiologion: Icona calendario, Sinai XIII sec.
Hagiologion:
Icona calendario,
 Sinai XIII sec.

Tutte le norme delle diverse celebrazioni si trovano nel libro del Typikòn.

L'imerològhion è invece la pubblicazione a carattere annuale predisposta dalle singole Chiese in cui sono fornite giorno per giorno indicazioni sulle modalità da osservare nell'officiatura secondo il typikon del luogo.

Un esempio:

Ad illustrazione di quanto abbiamo esposto, ne presentiamo l'applicazione in un particolare contesto pastorale.

L'anno liturgico a S. Atanasio dei Greci.

La chiesa di S. Atanasio de' Greci a Roma sorge da oltre quattro secoli (1583) nel centro storico di una metropoli, capitale tra l'altro del Cattolicesimo latino.
Questa collocazione, invidiabile da tanti punti di vista pone vincoli all'ordinato rispetto delle norme e delle tradizioni:
Il traffico, anche pedonale, sconsiglia l'effettuazione per le vie circostanti delle tradizionali processioni.
Le distanze e la non facile raggiungibilità da parte dei fedeli, che nella quasi totalità risiedono nelle zone periferiche, suggeriscono di spostare nel contesto della Liturgia festiva quelle officiature che il typikon propriamente collocherebbe nel Vespro o nel Mattutino. In alcune festività minori infrasettimanali non viene celebrata la Divina Liturgia.[1]

Nella chiesa come del resto nelle comunità italo‑albanesi di Calabria e Sicilia, viene utilizzato il typikon di Costantinopoli, con gli adeguamenti dovuti alla diversità di celebrazione della data della Pasqua, poiché viene seguito in toto il calendario gregoriano.

Non viene celebrato il Mattutino, prima della Divina Liturgia viene cantata la Grande Dossologia.

L'anno liturgico latino ha inizio con l'Avvento, un periodo di speranza in attesa della Redenzione; quello bizantino con un periodo di gioia per il compimento dell'attesa.

La Domenica di Pasqua al mattino ha luogo la consueta Liturgia di S. Giovanni Crisostomo ed alla sera l’Esperinos e la proclamazione dell'Evangelo in varie lingue.
Per tutta la settimana successiva: la "settimana luminosa" le porte e le tende del Santuario restano aperte.

Le domeniche successive prima della Pentecoste prendono il nome dal brano evangelico letto durante la Divina Liturgia: Domenica di Tomaso, delle Mirofore…, La Liturgia è aperta e chiusa dal triplice canto del Christòs Anesti. Il kuvuklion resta esposto, decorato di fiori ed illuminato, ma vuoto.

Quaranta giorni dopo Pasqua il giovedì si ricorda l’Ascensione di Gesù al Cielo. Essendo giorno di lavoro, per consentire ai fedeli di assistere alla Divina Liturgia questa viene celebrata in genere la sera.

La domenica successiva è detta dei Santi Padri del 1° concilio ecumenico di Nicea (325).

In questo periodo, il 2 maggio, si commemora il trasporto delle reliquie di S. Atanasio il grande, festa titolare ed encenia della chiesa.

Il sabato che precede la Pentecoste è dedicato alla commemorazione dei defunti.
Nella domenica di Pentecoste la Divina Liturgia è seguita dalla gonyklisia, la grande invocazione che, come indica il nome (ginocchi piegati), la Chiesa bizantina recita, fatto eccezionale, in ginocchio.

La domenica dopo questa festa è dedicata nel calendario bizantino a tutti i Santi.

Il lunedì seguente ha inizio la quaresima degli apostoli, festeggiati il 29 giugno i soli Pietro e Paolo ed il giorno successivo tutti e dodici gli apostoli assieme.

Il 24 giugno si commemora la nascita del Glorioso Profeta e Precursore Giovanni il Battista, unico santo, oltre alla Vergine, di cui le Chiese latina e greca celebrino la nascita oltre che la morte.

Nelle domeniche di questo periodo la pericope evangelica letta è tratta dal Vangelo di Matteo ed esse sono indicate con un semplice numero progressivo.

La prima domenica successiva all’11 luglio sono commemorati i Padri dei primi sei Concili Ecumenici.

Il 1° agosto ha inizio la quaresima della Dormizione di Maria, durante la quale si canta la paraklisis.

Il 6 si ricorda la Trasfigurazione di Gesù.

Il 15 la Chiesa bizantina celebra sin dall’antichità la maggiore festa della Madre di Dio, la sua Koimesis (Dormizione).

Nel mese di settembre la maggiore festività è l’Esaltazione della SS.ma Croce che viene celebrata il giorno 14 con una processione all’interno della chiesa e l’adorazione della SS.ma Croce. Questa festa è, al pari del Natale e l’Epifania, preceduta e seguita da una domenica di preparazione e ricordo.

Nelle domeniche del periodo che inizia dal 14 viene letto il Vangelo di S. Luca da cui prendono il nome e sono contraddistinte da un numero progressivo.

La domenica successiva il 12 ottobre vengono ricordati i Padri del VII concilio ecumenico.
Nella domenica più prossima al 23 ottobre, festa di S. Giacomo Apostolo, viene celebrata la Divina Liturgia che da lui prende il nome.

Il 15 novembre inizia la quaresima di Natale.

Il 9 dicembre viene festeggiata il concepimento di S. Anna di Maria Santissima.
Le domeniche dei Progenitori del Signore e quella dei Ss. Padri dell’Antico Testamento precedono il Natale, celebrato il 25 con la Liturgia di S. Giovanni Crisostomo, mentre la vigilia viene celebrata quella di S. Basilio
Il giorno successivo alla celebrazione del S. Natale, troviamo il ricordo (sinassi) della Madre di Dio che richiama la nostra attenzione sulla consuetudine del calendario bizantino di commemorare, nel giorno successivo ad una festa, il personaggio che ha avuto in essa un ruolo fondamentale: il Precursore è, ad esempio, ricordato il 7 gennaio. Nella domenica successiva al Natale si ricordano i SS. Giuseppe, Davide e Giacomo.

Il 1° gennaio si commemorano la circoncisione di Gesù e S. Basilio il Grande, in cui onore viene celebrata, in luogo della consueta Divina Liturgia di S. Giovanni Crisostomo, quella a lui attribuita.

Il 5 dello stesso mese vigilia della Teofania, viene celebrato il vespro e la Divina Liturgia di S. Basilio, ma non la Santificazione delle Acque , rimandata al giorno successivo.

Il 6 – festa della Teofania od Epifania (manifestazione della Divinità) – si commemora il Battesimo di Gesù nel Giordano. Al termine della Liturgia ha luogo la Grande Santificazione dell’acqua che viene poi distribuita ai fedeli.

Il 2 febbraio – Hypapantì – si commemora la presentazione di Gesù al Tempio .

Il 25 marzo si commemora l’Annunciazione di Maria Santissima. In occasione di questa festa, considerata una delle maggiori dell’anno liturgico, viene celebrata la Divina Liturgia di S. Giovanni Crisostomo anche se cade in un qualsiasi giorno di quaresima.

In una data variabile, perché legata alla Pasqua, ha inizio il Triodion, le cui prime due domeniche prendono nome dal brano evangelico che viene letto: domenica del Fariseo e del Pubblicano e domenica del Figlio prodigo.
Il sabato successivo è dedicato alla commemorazione dei defunti e precede la domenica di carnevale cosiddetta perché da questo giorno ha inizio l’astensione dalla carne.
La successiva domenica dei latticini, perché da essa inizia l’astensione dai latticini e dalle uova, è seguita dal lunedì: primo giorno della Grande Quaresima.

Nelle domeniche della Grande Quaresima, seguendo il typikon, viene celebrata la Divina Liturgia di S. Basilio.

Nella prima domenica di quaresima ricorre la festa dell’Ortodossia, commemorazione del ripristino del culto delle icone al termine della lotta iconoclasta. All’inizio della Divina Liturgia le icone vengono recate in processione attorno alla chiesa e quindi, dopo la lettura del sinodikon, offerte alla venerazione dei fedeli.

La seconda domenica di quaresima non prevede akolutie particolari.

Nella terza domenica la Divina Liturgia è aperta con la cerimonia dell’adorazione della SS.ma Croce condotta processionalmente nella chiesa.

La quarta domenica è dedicata alla memoria di S. Giovanni Climaco (580ca – 650) asceta del monte Sinai autore de la “Scala del Paradiso” manuale di perfezione cristiana.

Nella quinta domenica si commemora S. Maria Egiziaca, altra figura di asceta.

La domenica delle Palme, la benedizione dei ramoscelli d’olivo viene compiuta subito prima della Divina Liturgia anziché al termine dell’Orthros. Alla sera ha luogo l’Ufficio del Nymphìos.

Nei primi tre giorni della Grande e Santa Settimana la sera viene celebrata la Liturgia dei Presantificati.

Il Giovedì Santo vengono celebrati a tarda mattinata l’Esperinos e la Liturgia di S. Basilio, alla sera l’Ufficio della Passione (Lettura dei 12 Vangeli).

Il Venerdì Santo nella tarda mattinata hanno luogo l’Ora Nona-Esperinos e la Deposizione dalla Croce; la sera vengono cantati gli Enkomia dell’Epitàphios thrinos ed ha luogo la Processione.

Il Sabato Santo sempre nella tarda mattinata sono celebrati l’Esperinos e la Liturgia di S. Basilio. Nel corso della notte si succedono il Mesonyktikon, l’Anastasis – Annunzio della Resurrezione – l’Orthros e la Liturgia di S. Giovanni Crisostomo.

Si conclude così la "corona dell'anno".


1) Il Pontificio Collegio Greco, cui appartiene la chiesa dispone di una propria cappella interna in cui officia ordinariamente. La Chiesa di S. Atanasio è di norma officiata da un Sacerdote incaricato, assistito dal coro dei fedeli laici.
Le due comunità si riuniscono per il Vespro e per occasioni particolari.