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L'anno liturgico bizantino

La data di Pasqua

Una data per la Pasqua

Nel 325 d.c. il I Concilio di Nicea pose fine alle differenze sorte tra le varie comunità cristiane, fissando una data comune per la Pasqua. Il concilio stabilì che la Pasqua sarebbe stata celebrata ogni anno in tutto il mondo cristiano nella domenica successiva al primo plenilunio di primavera ovvero quello successivo o coincidente con l'equinozio di primavera, fissato convenzionalmente al 21 marzo[1].

Il Patriarca di Alessandria, che poteva contare sulla collaborazione dei matematici del Museion della propria città - la massima istituzione culturale dell'epoca - fu incaricato di comunicare annualmente in occasione dell'Epifania la data della successiva Pasqua (lettere festali).

Due calendari

Il calendario civile in uso all'epoca era quello che era stato promulgato nel 46 a.c. da Giulio Cesare, da cui prende il nome. Il calendario giuliano è un calendario solare, cioè basato sul ciclo delle stagioni, ma è di undici minuti più lungo del calendario astronomico.

Questa differenza, apparentemente minima, determina uno scostamento di tre giorni ogni 400 anni.

Nel XVI secolo questa differenza era giunta a 10 giorni, per cui l'equinozio di primavera, cadeva l'11 marzo anziché il 21, creando problemi per quelle attività come l'agricoltura o la navigazione che si basavano sui cicli stagionali. Appariva inoltre evidente che con il tempo senza interventi correttivi si sarebbe giunti a celebrare la Pasqua in estate!

Per rimediare a ciò nel 1582 Gregorio XIII, dopo un tentativo di accordo con il patriarca di Costantinopoli, impedito dal governo ottomano che depose ed deportò a Rodi il patriarca Geremia II che si era già dichiarato disposto ad introdurre il nuovo calendario[2], promulgò con la bolla Inter Gravissimas una riforma del calendario che prese il suo nome.

Senza variare il ciclo settimanale, vennero soppressi dieci giorni dal calendario: a giovedì 4 ottobre seguì venerdì 15 ottobre e si dispose che per il futuro sarebbero stati considerati bisestili soltanto gli anni secolari divisibili per 400.
Di conseguenza gli anni secolari 1700, 1800, 1900 bisestili per il calendario giuliano, ma non per quello gregoriano, hanno aumentato la differenza che è ora di 13 giorni.

Questa riforma accolta quasi immediatamente soltanto nei paesi cattolici, incontrò negli altri paesi resistenze per motivi politici e religiosi: in Gran Bretagna ad esempio fu adottata nel 1752, in Russia nel 1918, in Grecia nel 1924.

Le Chiese di Costantinopoli, Grecia, Romania, e quelle ad esse collegate, hanno adottato  (non senza proteste e scismi: Vetero-Calendaristi) nel XX sec. il calendario gregoriano per le feste fisse, mentre seguono quello giuliano per la determinazione della data della Pasqua.

La Chiesa di Russia, quella di Gerusalemme, ed i monasteri dell'Athos usano il calendario giuliano non soltanto per le feste mobili, ma anche per le feste fisse, celebrando così il Natale nel giorno che per lo stesso calendario civile russo risulta essere il 7 gennaio[3].

Le comunità cattoliche che risiedono in paesi a maggioranza ortodossa sono autorizzate, in spirito ecumenico, a celebrare la Pasqua in coincidenza con quella della maggioranza della popolazione.

Due date

Come abbiamo visto la data di Pasqua è determinata dalla combinazione di due cicli, quello lunare e quello solare:
Poiché 12 lunazioni occupano un periodo inferiore all'anno solare, queste cadono a data variabile, ecco perché la data di Pasqua varia da un anno all'altro.

Vediamo ora con l'esempio pratico relativo al 2008 il motivo invece della differenza di data per la celebrazione della Pasqua tra coloro che utilizzano il calendario gregoriano e coloro che invece utilizzano il giuliano:

La Pasqua nel 2008 secondo i calendari giuliano e gregoriano.
calendario gregorianopleniluniocalendario giuliano
 21-feb-08A08-feb-08 
 20-mar-08solstizio astronomico07-mar-08 
solstizio convenzionale21-mar-08B08-mar-08 
Pasqua23-mar-08 10-mar-08 
 3-apr-08 21-mar-08solstizio convenzionale
 20-apr-08C07-apr-08 
 27-apr-08 14-apr-08Pasqua

Nella tabella che precede sono riportate le date di tre pleniluni (A,B,C) secondo i due calendari.

Il plenilunio A cade il 21 febbraio secondo il calendario gregoriano e l'8 febbraio secondo quello giuliano che è in ritardo di 13 giorni. Questa data, essendo precedente al solstizio in entrambi i calendari è da ignorare.

Il plenilunio B cade il 21 marzo gregoriano: è quindi il primo plenilunio di primavera per questo calendario. La domenica successiva sarà perciò Pasqua. Neanche questo plenilunio sarà però valido per il calendario giuliano cadendo per esso l'8 marzo.

Per celebrare la Pasqua secondo il calendario giuliano bisognerà attendere il successivo plenilunio C, che cadrà per questo calendario il 7 aprile (20 aprile per il gregoriano). Nonostante sia domenica, per la regola fissata dal Concilio di Nicea, bisognerà attendere la successiva, quindi la Pasqua sarà celebrata il 14 aprile giuliano corrispondente al 27 aprile gregoriano.

Si noti che se le Chiese utilizzassero come riferimento l'equinozio astronomico invece di quello convenzionale, si avrebbe la celebrazione della Pasqua in comune.

L'interessante sito di Eugenio Songia sul calendario: http://calendario.eugeniosongia.com/index.htm riporta il seguente metodo per ottenere la data delle due Pasque:

Date di Pasqua cattolica e ortodossa dal 326 al 4099

Scrivi un anno fra il 326 e il 4099:
Pasqua cattolica:
Pasqua ortodossa: (dal 1583)

(http://calendario.eugeniosongia.com/calcolopasqua.htm)


[1] La data del fenomeno astronomico è in realtà variabile: può verificarsi il 20 o 21 marzo; nel 2008 si è verificato alle ore 05:48 del 20 Marzo.

[2] cfr. V. Peri: La data comune della Pasqua: un test ecumenico maggiore per il III millennio.

[3] Tutti gli anni i giornali pubblicano articoli secondo cui i Russi celebrano il Natale il 6 gennaio, giorno dell'Epifania. Ciò è doppiamente errato, in quanto La Chiesa russa celebra il Natale il 25 dicembre secondo il proprio calendario giuliano, e di conseguenza l'Epifania il 19 gennaio gregoriano, inoltre la coincidenza del Natale giuliano con l'Epifania gregoriana si è verificata soltanto nel XIX secolo!