Le icone raccolte in questo gruppo rappresentano la Vergine da sola, senza il Figlio. Sembrerebbe fare eccezione la Platitera, ma in essa il Bambino è effigiato in un medaglione sul petto della Vergine.
Blachernitissa (dal nome del santuario detto delle Blacherne in cui era custodita). La Vergine è di fronte, con le braccia allargate in atteggiamento orante. L'icona originale fu distrutta solennemente nel 754 durante l'iconoclastia. Ripristinata, pare sia andata distrutta nel 1433 nell'incendio della chiesa delle Blacherne.
E' collocata sovente nella calotta absidale delle chiese, in alternativa alla platitera.
La blachernitissa venerata in Russia non ha nulla a che vedere con questa, essendo una odigitria.
Platitera (più ampia dei cieli: perché contiene Colui che i cieli non possono contenere) è una variante della precedente, che presenta il Bambino ritratto come in un medaglione sul petto della Vergine. E' di regola rappresentata a mosaico od affresco nel catino absidale delle chiese.
E' la Vergine del Segno della tradizione iconografica russa.
Aghiosoritissa (da Aghia Soros, santa urna, in cui si conservava il cinto della Vergine nel santuario della Kalcoprateia); è detta anche dell'Intercessione: raffigura la Vergine quasi di profilo, con le braccia protese in atto di intercedere. Il suo prototipo, attribuito a san Luca, pare che sia stato portato a Costantinopoli dalla Palestina nel V secolo. Andò probabilmente perduto nel corso della crisi iconoclastica.
La Vergine può apparire in piedi od a mezza figura di tre quarti, ma sempre da sola, mai con il Bambino. Il tipo è in effetti analogo alla Vergine della Deesis, per questo la figura è sempre rivolta verso la propria sinistra, ove idealmente si dovrebbe trovare il Cristo in trono o sulla croce.
L'analoga immagine romana, la "Madonna avvocata" è invece rivolta a destra.
Gerontissa (Badessa) Icona miracolosa del monastero del Pantocrator sul monte Athos, è una delle pochissime icone in cui la Vergine appare a figura intera.
Paraclisis (supplica, invocazione)
Deomeni altro appellativo per l'Aghiosoritissa.
Kataphygé (rifugio)
E' questa una immagine rara connessa con la Crocifissione. Il nome dell'icona è legato ai luoghi e agli eventi della vita di s. Demetrio patrono di Tessalonica. Sul luogo in cui fu catturato, un rifugio sotterraneo, fu eretta una chiesa dedicata alla Madre di Dio da cui, ancora nel XIV secolo, partiva una processione che percorrendo la via Egnazia giungeva alla chiesa dedicata al Santo.